Quelli che vogliono battere la mafia e subiscono finanche la cricca dei tassisti

È andato in onda ieri sera (martedì 31 gennaio, ndr.) a “Le Iene” il servizio in cui Nicolò De Devitiis e Marco Occhipinti sono tornati a occuparsi del “Taxi selvaggio” a Roma.

Il video documenta come funziona la “cricca” dei tassisti di Fiumicino che, noncuranti di telecamere di sorveglianza, squadra vettura dei vigili e personale ADR con fratini gialli, ha architettato un sistema per selezionare i turisti «polli da spennare» a cui praticare tariffe fuori legge, creando un disservizio per i clienti italiani che non è possibile ingannare con la stessa facilità.

Così raccontano a Le Iene i loro colleghi onesti stufi di lavorare ogni giorno con prevaricazioni e minacce. I tassisti furbetti si posizionano sul lato destro della fila facendo scorrere alla loro sinistra i loro colleghi regolari per poter così selezionare i turisti da caricare sulla propria vettura, senza rispettare la fila dei clienti e quella dei taxi.
I filmati da Le Iene documentano come la fila dei taxi scorra in maniera totalmente irregolare e che basterebbe poco per la Società degli Aeroporti di Roma o del Comune porre fine a questa sorta di racket. La cosa incredibile è che dopo i servizi sul taxi selvaggio all’aeroporto internazionale di Ciampino, durante la commissione Mobilità di Roma Capitale, l’assessore competente Eugenio Patanè abbia parlato dell’aeroporto di Fiumicino come modello a cui ispirarsi per risolvere, una volta per tutte, il problema del taxi selvaggio.

E invece Le Iene documentano che anche un importante manager della Nike, arrivato a Roma per lavoro, resti a piedi perché i taxi nella notte preferiscano scegliere turisti a cui chiedere 300 euro, quando la tariffa prevista dal comune per raggiungere il centro di Roma è pari a 50.