Turismo Calabria: sconti ai turisti o milioni per la propaganda calabrese (+ Grandi Eventi)?

(9/12/22) La mia domanda è semplice: se io assessore al Turismo ho un budget di X come lo devo spendere? Ci sono due modi, uno è quello della Sicilia che pratica sconti direttamente ai turisti che vanno nell’isola; l’altro è quello della Calabria che paga qualcuno per fare la reclame che dovrebbe convincere qualche turista a venire. Sconti ai turisti oppure promozione-pubblicità-clientelismo attraverso i soliti amici. Cosa è meglio? Diamo la parola ad una esperta, la ministra albanese del turismo Mirela Kumbaro Furxhi che spiega così il successone di quest’anno: “Il nostro ministero non ha dovuto spendere un solo centesimo in promozione mediatica. È merito dei blogger, delle sagre estive e degli eventi, alcuni di rilevanza storica. Ecco chi sono stati i nostri migliori promotori. Penso che questo sia il marketing migliore e più sostenibile».

La Calabria ha perso quell’assessore scienziato, Orsomarso, che si occupava di Turismo. Nel frattempo che noi calabresi abbiamo inventato i marcatori identitari e altri neologismi, per esempio la Sicilia e le principali località turistiche italiane stanno mettendo in piedi diverse strategie per incentivare il turismo in Italia. L’iniziativa della Sicilia è sicuramente una delle più convenienti per i turisti.

La Regione Siciliana ha stanziato con See Sicily un fondo di 75 milioni di euro con i quali ha acquistato servizi dai principali operatori della filiera turistica dell’isola.Un viaggio di 3 giorni ti consente di avere 1 giorno gratis, per 6 giorni ne paghi 4. Una escursione o una immersione sono gratis e così via. Gli incentivi riguardano anche altri settori del turismo, come i musei, escursioni, tour guidati di mezza giornata, immersioni subacquee, escursioni nei siti Unesco e le principali attrazioni dell’isola.

Inoltre, See Sicily regala anche uno sconto del 50% sul costo del biglietto di tutti i voli nazionali, europei e intercontinentali o di traghetti, navi e aliscafi per la Sicilia e le isole minori, mezzi di trasporto fondamentali per la scoperta dell’isola.

Noi dopo aver profumatamente pagato Muccino, ora dinnanzi alla Stazione centrale di Milano abbiamo inaugurato un villaggio sfavillante, con pista di pattinaggio, effetti speciali e decine di migliaia di luci. L’obiettivo è la promozione turistica, invece la Sicilia convince i potenziali visitatori con forti sconti, tutto qui. Per il progetto realizzato a Milano non si è lesinato sulle risorse da impiegare. La sponsorizzazione costa alla Calabria 2,6 milioni di euro, di cui la metà – 1,3 milioni di euro – è pari all’intero importo per il 2022 assegnato il 21 giugno scorso alla Calabria in sede di ripartizione del Fondo unitario nazionale per il turismo.
Qualcuno, se avesse l’idea di dire che 2,6 milioni non sono 75, non sa che per comunicazione e marketing (da maggio ’20 ad oggi) la regione Calabria ha speso in tutto 40 milioni.

Prendiamo la graduatoria dei Grandi Eventi Calabresi che per la stagione estiva 2023 concorreranno alla promozione della “Destinazione Calabria”. La dotazione finanziaria complessiva, pari a 1,4 milioni,  nasce dagli indirizzi strategici delineati nel Piano regionale di Sviluppo Turistico sostenibile 2023-2025. Ad ogni evento 200 mila euro. La logica illogica è sempre la stessa: se io finanzio Tizio che prende contatti con Richard Gere, lo ospita in Calabria, la sera gli fa un’intervista e gli dà un premio, io ho creato un grande evento. Solo che è la solita manifestazione per gli abitanti del luogo e non c’entra niente col turismo, perchè se sul giornale o sulla tv parlano dell’evento non è detto che uno si convinca ad andare in vacanza in Calabria. Tra l’evento e la decisione di partire non c’è alcun nesso, rapporto, influenza.

Se uno invece legge che se passa tre giorni di vacanza in Calabria uno glielo paga la Regione…quelli che sarebbero scontenti sarebbero i Gianvito Casadonte e tutti quelli che campano sui finanziamenti della Regione per la voce “spettacolo e arti varie”.

La sanità è in mano alla mafia; ma il clientelismo politico con la scusa del turismo è sempre vivo e lotta insieme a noi. In estate le sale cinematografiche italiane hanno abbassato il biglietto a 3,50 euro. Lo hanno fatto perchè hanno ricevuto finanziamenti dallo Stato. Se si usa la logica, si fa così, se si vuol fare clientelismo invece si chiama un regista e gli si commissiona uno spot sulla bellezza del cinema.