Il “Tengo fratello” di Luigi De Magistris sbarcato in Calabria

(Il mattino, 10/1/22) La notizia, riportata dal sito strettoweb.com, è immediatamente rimbalzata anche a Napoli: Claudio de Magistris, (fratello dell’ex sindaco di Napoli che si è candidato come governatore in Calabria ed ha ottenuto un modesto 16% dei consensi), sarebbe stato nominato collaboratore del consigliere regionale calabrese Ferdinando Laghi, eletto con la lista de Magistris presidente.

La notizia è stata corroborata da dichiarazioni dure di Carlo Tansi, leader del movimento Tesoro Calabria, che aveva iniziato la corsa politica in Calabria con l’ex pm napoletano per poi separarsi polemicamente da lui: «De Magistris mi criticava perché mi sarei avvicinato al Put, Partito Unico della Torta! Ora quel Put gli ha sistemato suo fratello come portaborse alla Regione».

Tansi ha affondato il coltello insistendo sulla questione: «Allora è proprio vero che i de Magistris erano venuti in Calabria per trovare lavoro da disoccupati, dopo che era finito il mandato di sindaco di Napoli – ha scritto Tansi in una nota – Eppure, così parlava de Magistris durante la scorsa campagna elettorale in un comunicato stampa del 26 maggio 2021: “Si ponga fine alle spese clientelari della politica calabrese. Mentre le attività chiudono, mentre si prospetta la fine del blocco dei licenziamenti e l’avvicinarsi di una grave crisi sociale ed economica, la politica calabrese continua a spendere e spandere continuando ad assumere personale nelle strutture dei consiglieri regionali. Un’elargizione clientelare, una campagna elettorale perenne pagata con le tasse dei cittadini, una nuova infornata di amici e parenti di amici con funzioni spesso inutili e improduttive”. Alla faccia della coerenza!», conclude Tansi.

(23/8/2013 Bliz quotidiano) Antonio Polito, sul Corriere della Sera: “Deve essere una qualche specie di reddito di cittadinanza, quello che il sindaco di Napoli Luigi de Magistris rivendica per Claudio de Magistris […] Oppure deve essere una sorta di par condicio: avendo «perdonato» (testuale) un assessore indagato per aver fatto togliere qualche multa al cognato, ed avendo un altro assessore contestato perché ha promosso a Ferragosto il cognato, il sindaco avrà pensato che anche lui aveva diritto a favorire un parente, e che un fratello vale più di un cognato. […]

«Claudio — ha scritto l’amorevole fratello in uno dei suoi tweet di giustificazione — è stato determinante nella competizione elettorale da me vinta, per il suo impegno, la capacità nella comunicazione e organizzazione di eventi. Diventato sindaco, una parte di questa squadra di sognatori mi ha seguito… lui si decise di non contrattualizzarlo, essendo retribuito dall’ Idv». Ma, ora che l’Idv non paga più, ci deve pensare il Comune, perché «Claudio è un lavoratore che ha diritto a un salario».

In quanto a confusione tra pubblico e privato, tra campagna elettorale e governo della città, tra Italia dei valori e Napoli senza lavori, non si poteva fare di meglio. Ma sono cose che non impressionano il sindaco: «Non ci avrete, non ci comprerete, non cediamo ai vostri ricatti, non ci facciamo condizionare, non abbiamo paura di camorra e colletti bianchi», ha avvertito i suoi critici nel delirio notturno di tweet. Non è un comunicato dei Fratelli musulmani, sono nati i Fratelli napoletani”.

(8/10/2019 adnkronos) Claudio de Magistris, fratello del sindaco di Napoli Luigi, è tra le 8 persone indagate per il concerto organizzato in piazza del Plebiscito dal cantante neomelodico palermitano Tony Colombo alla vigilia del suo matrimonio con Tina Rispoli, vedova del boss degli scissionisti Gaetano Marino, ucciso a Terracina nel 2012. La vicenda risale allo scorso 26 marzo, quando quello che era qualificato come flash mob diventò un vero e proprio concerto in piazza sul quale anche la Polizia municipale di Napoli aveva aperto le indagini, acquisendo i tanti video pubblicati sui social network.