Sapere che Ingrid Bergman non era felice

Guardando per caso un film documentario “I Rossellinis”, ho scoperto alcune cose strane e curiose. Roberto Rossellini (1906-1977) è stato un regista-genio del cinema italiano ma la sua vita sentimentale è stata intensa quanto il suo lavoro. Ingrid Bergman (1915-1982) dopo aver visto “Roma città aperta” e “Paisà” gli inviò dall’America dove lavorava una lettera di complimenti  proponendosi anche come attrice. Già durante le riprese di Stromboli (Terra di Dio), girato nel 1950, instaurò con il regista una relazione che destò scandalo poiché entrambi erano sposati. Dall’unione nacque nel 1950 Robertino e poi nel 1952 le gemelle Isabella e Isotta. La prima cosa strana che non sapevo era che l’attrice svedese, bellissima e bravissima, vincitrice di ben tre premi Oscar e quattro Golden Globe, era insoddisfatta e non si riteneva nè bella nè brava. Con il suo terzo marito, sposato nel 1958, comprò in Svezia una piccola isola proprio di fronte alla cittadina di Fjällbacka per passarvi le vacanze estive. Oggi lì vive come un eremita Robertino, un settantenne che è stato, come il padre, bellissimo e seducente, famoso per la sua storia con la principessa Carolina di Monaco. Un’altra curiosità deriva dalla storia delle due gemelle Isotta e Isabella, nate nel 1952. Isabella assomigliava alla mamma e ha fatto l’attrice e la modella, Isotta era considerata la brutta della famiglia, oggi è professoressa universitaria a Princeton. Insomma, dietro le vicende di un genio e di un’attrice bellissima che ha lavorato ad Hollywood e in Italia, come il nipote Alessandro dimostra con questo film commovente e intimo, ci sono le storie intrecciate di una famiglia “allargata” come la chiamiamo oggi, in cui i due genitori erano troppo in alto nel momento in cui mettevano al mondo i figli. Per cui appena nati questi bimbi erano già dei looser, perdenti davanti a genitori inarrivabili e anche molto assenti. Come ad un certo punto dice Isotta, la gente è crudele davanti ai figli dei divi, perchè sa far solo paragoni. Anche i ricchi piangono, lo sappiamo, ma quel che non sappiamo abbastanza è che la felicità non ti viene dalla bellezza nè dalla casa in cui nasci. Separarsi dai genitori, qualunque sia il loro valore o disvalore, è operazione dolorosa ma necessaria.