Vigor Sambiase/ la Tradizione, ma 2 + 2 non fa 3

Messi lascia il Barcellona piangendo. Che cosa avrebbe dovuto fare per restare se era disposto ad abbassarsi l’ingaggio del 50%? L’ultras una risposta ce l’ha: avrebbe dovuto giocare gratis. Non so se sarebbe bastato ma è significativo il modo di ragionare dell’ultras: la tradizione, la maglia, il passato. In una parola sola: la fede. C’è chi crede in Dio, chi in Maometto, e chi in una squadra di calcio. All’uomo di fede dunque che discorso razionale puoi fare? Nessuno. Allora la fusione Vigor-Sambiase è il Male assoluto, così come la sarebbe quella tra Inter-Milan e Juve-Torino. La globalizzazione e il calcio televisivo (cioè visto in tv e non più sugli spalti) hanno cambiato lo sport mentre i tifosi restano gli stessi, immutabili, ancorati al loro passato, alla loro maglietta, ai loro simboli. Esigenze inconciliabili. Se Figo che dal Barca passava al Real o Higuain che dal Napoli passava alla Juve erano traditori, figuriamoci oggi se un ultras può accettare che le due squadre della città si fondano, per potersi sostenere a vicenda. L’unione fa la forza, si diceva una volta, no meglio morire da soli. Come diceva un amico mio tanti anni fa, due più due non può far tre. Ma questa verità scientifica non possono capirla gli uomini di fede, i no-qualcosa. Se avessero visto il Trono di Spade, avrebbero visto e capito l’Alto Passero, l’uomo di fede con il suo Credo Militante e i suoi seguaci. Gli Alti Passeri o fanatici o ultras che dir si voglia si definiscono “romantici” e fanno parte del nostro paesaggio a qualsiasi latitudine e in qualsiasi tempo. Tutti gli altri non credenti siamo moderati o morigerati, fate voi. Se il mondo avesse fatto comandare i romantici ancora saremmo col cavallo e senza auto, vuoi mettere?