I virologi dimostrano che la scienza italiana è vanità

Mancano 4 giorni a fine maggio. “Di questo passo non è pessimistico pensare che a fine maggio ci sarà una nuova ondata, ma assai realistico”, ha affermato a La Stampa Andrea Crisanti, Professore ordinario di Microbiologia all’Università di Padova che mette subito in guardia dall’eccesso di euforia per le riaperture. “È iniziato già dal weekend scorso e non era difficile da prevedere. Mi permetta un altro pronostico facile: nelle prossime settimane ci sarà chi dirà ‘Avete visto, la curva dei contagi non risale nonostante le riaperture'”. Il microbiologo, conosciuto per il suo proverbiale pessimismo, spiega che se da un lato le restrizioni che abbiamo appena superato potranno frenare l’avanzata del virus, dall’altro sarà inevitabile l’arrivo di nuovi contagi per tutte le situazioni in cui avverranno gli scambi sociali, ossia aperitivi, scuole, visite agli amici “i cui risultati rimarranno invisibili per qualche tempo ed esploderanno a fine maggio. La dinamica del virus è complessa”, dice l’esperto.
Fondazione Gimbe: Gli effetti di un’Italia rosso-arancione si protrarranno almeno sino alla metà di maggio: di conseguenza nelle prossime settimane continueranno a scendere i nuovi casi e a ridursi la pressione sugli ospedali. Ma il progressivo ritorno al giallo determinerà “inevitabilmente” una risalita della curva dei contagi, “da un lato mitigata dalla ridotta probabilità di contagio all’aperto per l’aumento delle temperature che riduce l’effetto aerosol, dall’altro alimentata dall’aumento dei contatti sociali e, soprattutto, dal mancato rispetto delle regole”.
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Cosa dicono i numeri: l’incrocio dei dati sui vaccini e i parametri fondamentali per capire la curva epidemica. Il fisico Battiston: «Ci sono due effetti opposti che stanno agendo, difficile dire ora quale prevarrà»

(milanotoday) Non è ancora il momento di posticipare il coprifuoco secondo Massimo Galli, direttore di Malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano. L’esperto, ospite di ‘Buongiorno’ su SkyTg24 nella mattinata di lunedì 10 maggio, rispondendo alla domanda sulla possibilità che il coprifuoco venga spostato alla mezzanotte ha sottolineato le sue preoccupazioni: “Guardiamo i numeri, per me il segnale deve essere di attenzione. Se apriamo veramente tutto, non ci sarà più l’attenzione come sta accadendo già da 15-20 giorni”. Con le riaperture ci sarà un aumento dei contagi? “Temo proprio di sì e mi auguro di no. Negli Stati Uniti, dove hanno fatto oltre 220 milioni di vaccinazioni, hanno riaperto e hanno avuto un incremento del 10% dei contagi in 23 Stati”. Così Massimo Galli, direttore delle Malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano, ad ‘Agorà’ su Rai3. “I morti sono la coda dell’epidemia. La cosa che mi stupisce molto rispetto a determinate prese di posizione politiche è che la cabina di regia” ha invitato a mantenere la massima cautela. “Mi domando su quali calcoli il rischio calcolato è stato preso“, ha aggiunto.

Vedremo a fine maggio e giugno se queste previsioni saranno reali o semplici bufale. In Italia gli scienziati, così come i politici, parlano ormai a ruota libera. Il fact cheking non rientra nelle nostre coordinate culturali, per cui ognuno dice vuole che vuole, come avviene sui social. E nessuno pertanto chiede mai scusa dicendo: signori, ho sbagliato. Come Zangrillo che un anno fa proclamò: il virus è clinicamente morto.