Quelli de “la bacchetta magica non ce l’ha nessuno” (devoti a Giuseppi l’unto di Grillo l’elevato)

Che differenza c’è tra la politica di Draghi e quella di Conte, domandano dopo un solo mese, a Bersani. “Nessuna, c’è continuità, lo volete capire che la metà degli italiani rimpiange Conte?”.

Le prefiche di Conte/Allende le riconosci subito, non soltanto parlano di un golpe ma sciorinano esclusivi sondaggi segreti che dimostrerebbero quanto il Bisconte sia ancora nei cuori della gente. Avevamo il governo migliore del mondo, perchè abbiamo dovuto cambiare? I colonnelli del golpe, oltre che Renzi (ha ormai preso il posto pure di Licio Gelli) è adesso anche il povero Mattarella. C’è una tribù politico-giornalistica che nei talk da anni si riconosce subito per il fastidio ostentato per i Salvatori della patria, l’Uomo solo al comando, gli Uomini della Provvidenza. Si va da Tomaso Montanari a Travaglio sino alla emiliana Elly Schlein e Bersani. La reputazione di Draghi, per esempio, nessuno può metterla in discussione ma, come avverte sempre Padellaro, “calma, aspettiamo, vogliamo vedere i risultati prima”.

La tribù ha un’ossessione, Renzi. Ma adesso ha aggiunto Mattarella : Che fretta c’era, o Mattarella, di disfarsi del Fuoriclasse di prima? La fretta c’era se si pensi che da oggi abbiamo solo 4/6 settimane per chiudere Next Gen EU, e Conte era lo specialista del menar il can per l’aia.
In passato qualcuno ha chiamato Draghi “super Mario”. Magari non gradirà questa denominazione ma crediamo che lui possa raccontare finalmente un’Italia diversa dall’immagine di quel paese sgangherato che ci è stata costantemente propinata. Una Italia che con lui presiederà il G20 e, se saprà usare bene le risorse del Recovery Plan, potrebbe diventare addirittura una “super Italia”.

Insomma, è semplice capirlo, quelli che predicano contro i Salvatori, i Maghi, i Demiurghi, ripetono una banalità sconcertante e assurda. E’ chiaro che dall’alto non piovono uomini mandati da una divina Provvidenza, solo da bambini si crede che arriva Babbo Natale con una slitta. Ma non riuscire a capire che tra Draghi e Giuseppi un paese moderno debba essere governato dal primo significa voler negare la realtà in nome di un fanatismo ideologico che abbiamo conosciuto nell’altro secolo.

I sodali di questa tribù non sanno discernere perchè ancora nel 2021 raccontano a sè stessi la bugia dell’1 vale 1. Giuseppi era l’uomo del popolo che finalmente prende il posto del politico di professione? No, non è stato scelto con sorteggio, era uno che conosceva Bonafede e che è stato investito da Grillo, detto l’elevato. Grillo avrebbe potuto scegliere me e sarei diventato io il Fuoriclasse. Per cui non ci sono avvocati del popolo e uomini della Provvidenza, ci sono uomini scelti da Grillo e uomini scelti da Mattarella, tutto qui. Solo che gli uomini non sono tutti uguali, qualcuno vale più di un altro e un paese andrebbe governato dai più bravi, non da uno che è amico di Grillo. Il populismo è fondato su un postulato. Non ci sono esperti, competenti, scienziati. Basta essere votati sulla piattaforma Rousseau e puoi diventare deputato, ti puoi dichiarare No vax e insolentire Burioni perchè la mia opinione vale quanto la sua e noi del popolo valiamo quanto l’elite. Ecco perchè nell’epoca (che sta finendo) dell’uno vale uno anche Mattarella come tutti deve mettersi in fila per ricevere il vaccino.

Che pena un paese che non capisce che dovrebbe essere il primo perchè è il capo dello Stato e il rappresentante dell’unità nazionale. Ma la tribù (compreso Zagrebelski) ancor oggi quel “capo” dell’art. 87 Cost. non lo ha digerito.

La storia insegna che i passi in avanti, in politica così come in tutti i campi, l’umanità li ha fatti grazie a grandi uomini e donne, a personaggi straordinari che per l’appunto si sono staccati dalla folla diventando Statisti, Eroi, Artisti, Inventori, Luminari. In loro noi ci rispecchiamo e riponiamo le nostre speranze. Quello che non lo fanno credono ancora nel terzo secolo alle vecchie ideologie, quelle false rappresentazioni della realtà che hanno comportato milioni di vittime e consentito a sanguinari dittatori di assumere tutto il potere schiacciando gli avversari.

La differenza tra me e Travaglio è tutta qui. Io confido in Draghi, mentre lui va dietro a Grillo, l’elevato che si presenta col casco da astronauta. Io mi affido ad un Mago, lui ad uno travestito da astronauta. Il tempo ci consentirà di discernere il vero dal falso, il bene dal male, separare il grano dal loglio.