Chi vale di più, Draghi o Conte? Renzi o Zinga? Alla fine contano le persone, Mattarella lo ha capito

Come prevedevo, nonostante i tanti richiami al Pallottoliere che ho ricevuto da marzo 2020 (ma non vedi che in Parlamento la maggioranza ce l’hanno i grillini?), la chiamata di Draghi ha scompaginato tutto il quadro politico. Il mio segreto sta nel pensare l’esatto opposto di Travaglio e dico la verità mi sono sempre trovato bene perchè il Marco è come D’Alema, non ne azzecca una. Io valuto le persone non le idee astratte. Draghi è arrivato per merito di uno solo, Mattarella, il quale finalmente ha dato ascolto a quelli come me che lo imploravano da marzo 2020. Zinga non considera Draghi una risorsa solo perchè il nome l’ha fatto Renzi. Chi vale di più, Renzi o Zinga? Chi vale di più, Draghi o Conte? Niente sarà più uguale a prima. Il gatto, rosso o nero, deve mangiare i topi, sennò non è un gatto. Se sarà un Salvatore o solo Mario lo vedremo a consuntivo. Quando sarà possibile torneremo al voto e sceglieremo il partito che preferiamo, per adesso ci sono alcune cose pratiche difficilissime per le quali occorre una organizzazione complessa. Avremo un governo diretto da un tizio che quantomeno è riuscito per otto anni alla Bce a mettere d’accordo 25 paesi diversi.

Rimangono i terrapiattisti sulle estreme, che per comodità posso identificare in Dibba, il Jack Angeli de RomaNord. I terrapiattisti non hanno colore politico, cioè possono andare dal rosso al nero e viceversa, e sono quelli che parlano per slogan senza sapere bene di cosa parlano. Sono eterni, sono nati prima dell’homo sapiens anche se hanno via via assunto le sembianze umane. Con i social hanno uno spazio sterminato.

Poi ci sono Salvini e Meloni che sono rappresentativi dei propri seguaci, mentre Zinga e Berlusca e Speranza parlano a stretto titolo personale. Così come i grillini, tenuti per il logo da Grillo, ma ormai scoppiati: ognuno per sè. Il simbolo populista è Crimi, quello che mortificò in streaming Bersani che da allora lo adora. A me ricorda Homer Simpson del quale è notorio che parla come parla e ragiona male perchè da piccolo s’infilò una matita in un orecchio e non è stato possibile sfilargliela. Arrivo al punto, che è questo. Tutti quelli che nel 2021 si considerano ancora di sinistra mi dovrebbero spiegare come hanno fatto a fare un governo con i Vito Crimi.

La politica è il regno della volontà, l’arte del compromesso, del possibile ma ha un solo scopo: risolvere problemi pubblici o produrre, come dice Panebianco, beni pubblici. Il popolo nel 2018 non ha scelto un chiaro vincitore ma gli Homer hanno fatto un contratto con Salvini e ci sono andati pure d’accordo. Solo il suicidio di Salvini propiziato da una manovra di Renzi ha consentito di rivoltare la frittata, sostituendo Salvini con il Pd.
Sono ormai 75 anni dalla nascita della Repubblica che i compagnucci “non hanno ancora la maturità democratica per accettare che siano gli elettori, anzichè gli abitanti del Palazzo, a scegliere chi li dovrà governare” (Ricolfi) Cosa è successo col Conte Bis?

E’ successo che Conte il quale con Salvini contava per quello che è, cioè nulla, e nessuno sapeva chi fosse, il Pd lo ha fatto assurgere nientepopodimeno che a “Punto di Equilibrio dell’Alleanza Progressista” ruolo che, a giudicare dagli attestati ricevuti dopo la caduta, ancora mantiene. Io ci sono e ci sarò. Accattatevello.

Il 6 dicembre 2020 si scoprì che Giuseppi intendeva con una sua governance personale amministrare i fondi del Recovery, espropriando finanche il ministro dem dell’Economia. Il Pd insorse però non intendeva far trapelare nulla, per la semplice ragione che l’unico scopo del pd (come sempre da Monti in poi) è quello di rimanere al governo a qualsiasi costo.
Dal ’94 a oggi, in molteplici forme, il Pd è stato al governo per circa sedici-diciassette anni. Conte doveva essere combattuto ma sottotraccia.

Renzi (leggete l’analisi dello psicanalista Recalcati sui suoi nemici) fece deflagare tutto e alla fine Mattarella si convinse che l’unica risorsa e nostra speranza è Draghi: il Recovery va interamente riscritto daccapo come vuole l’Europa, con obiettivi attesi e tempistica di realizzazione semestrale; il piano vaccinale deve essere realizzato in tempi rapidi e quell’idiota di Arcuri ha già dato ampia prova della sua inconsistenza (non a caso lo ha scelto Giuseppi).

Draghi ha un incarico senza formula politica, è chiaro che Mattarella voglia un governo che duri almeno sino al marzo 2023, fine della legislatura, per realizzare con tutti quelli che lo appoggeranno le riforme del Recovery e la campagna vaccinale. Quindi quelli che tra i dem o a sinistra fanno gli schizzinosi gridando “mai con Salvini” continuano a non capire nulla se per un momento hanno pensato che fossero in grado di fare riforme e vaccini con Giuseppi & Arcuri. Il loro cervello è come quello di Homer, per cui si intendono bene solo con Vito Crimi e Arcuri. Dio li fa e poi l’accoppia, non è questione di popolo, è Dio che ordinò similis cum similibus.

“Con i negazionisti la voce del popolo risuona non più solo contro l’élite, ma contro la razionalità. Cosa può fare la politica che è il regno della volontà, contro il virus che scaturisce dal regno della necessità? Ogni sogno s’infrange di fronte all’acido ribonucleico o alla proteina spike. Il primato della politica si arrende di fronte al primato del contagio. Hai voglia a criticare la tecnocrazia quando solo la scienza applicata può salvare la nostra vita o quando solo la competenza e l’efficacia gestionale può difendere il nostro lavoro”. (Stefano Cingolani)