Franco Frattini e noi juventini torturatori di animali

Nessuno ci crederà ma io sapevo che il Collegio di garanzia del Coni avrebbe dato ragione al Napoli e non alla Juve. Come facevo a saperlo? Lo intuivo da quando lessi che è una sorta di incrocio tra cassazione e Corte costituzionale e tutte le sezioni le presiede Franco Frattini (1957). Su Frattini ho idee precise da quando nel 2002 divenne ministro degli Esteri di Berlusconi. Innanzitutto era un maestro di sci, e chiunque abbia mai avuto a che fare con questa categoria sa che sono capaci di tutto, nel bene e nel male. Vedete, i maestri di sci, così come gli arbitri di calcio italiani, soffrono di pseudospeciazione (il fenomeno che ti fa ritenere di essere un gruppo a parte al quale le regole per “normali” non si applicano). Un semplice maestro di sci, avvocato dello Stato, poi consigliere di Stato, socialista con Martelli, che poi diventa ministro degli Esteri con Berlusconi e poi scompare dalla politica, è un fenomeno, un globetrotter. Ah, dimenticavo, è romano ma nel 1996 si fece eleggere a Bolzano. La Corte Federale Svizzera ieri ha annullato la pesante condanna inflitta per doping da Frattini come presidente italiano del Tas ad un nuotatore, eroe nazionale dello sport cinese e campione olimpico, in quanto Frattini, con due tweet, ha adoperato commenti “slur” (luoghi comuni denigratori di un’intera popolazione o etnia) sul popolo cinese “sadici bastardi cinesi che uccidono brutalmente cani e gatti nello Yulin”.

E allora, dite la verità, non lo sanno tutti che in Italia gli juventini torturano gli animali? Franco Frattini il giurista sciatore ha creato un precedente mondiale, ogni squadra di calcio che abbia un giocatore contagiato si mette d’accordo con un’Asl e si fa rinviare la partita. Campionati di calcio col covid non se ne giocano dunque più ma a lui che glie frega, lui va a sciare. E’ successo finora solo in Italia, ma solo in Italia abbiamo fenomeni come Frattini che giudicano sulla base della razza. Però sempre per amore degli animali, s’intende.