Perchè non guariremo con Conte, Arcuri & C

(F. Cundari) Quello che è sicuro è che in ogni caso, per quanto la diffusione del virus possa aumentare, per quanto la situazione di ospedali e pronto soccorso possa aggravarsi, al governo nessuno ha la benché minima intenzione di assumersene la responsabilità. E questo è un enorme problema, perché fino a quando si penserà solo a come giustificare le scelte compiute, anziché a correggerle, non abbiamo alcuna speranza di uscire dal circolo vizioso di lockdown interminabili seguiti da vacanze spensierate (ieri l’estate in discoteca, domani il sereno Natale) seguiti da nuovi lockdown. Per parafrasare il titolo di uno sfortunato libro recentemente non pubblicato – quel «Perché guariremo» scritto da Roberto Speranza e arrivato fin sugli scaffali delle prime librerie a ottobre inoltrato, prima di essere frettolosamente ritirato – in questo modo non guariremo mai.

Chi guida il paese in una crisi simile deve pensare ventiquattro ore su ventiquattro a come tirare l’Italia fuori dai guai, non a come tirarsene fuori lui.