Prima del lockdown si era intravista una Juve finalmente da Sarri, la partita con l’Inter lo aveva dimostrato, alla ripresa siamo riusciti a vincere il 9° con le unghie e i denti. Un campionato del tutto anomalo ma che conferma alcune impressioni, la prima delle quali è che in Italia la Juve, grazie ad Andrea Agnelli, è avanti anni luce rispetto alle altre. L’Inter quest’anno (come fa da 9 anni) era convinta di poterci superare, così come la Lazio e Lotito, ma alla fine tutti si ritrovano insieme allo Zio Bergomi ad ingurgitare veleno, dopo lunghi 9 anni il corpo ne risente. Detto del nostro vero fuoriclasse, un manager applicato al calcio, che si trastulla con caratteristi come De Laurentiis, Lotirchio, cinesi ed Elliott, vorrei parlare dei giocatori. Da quando vidi Monsieur Platini che arrivò in Italia e ci mise 6 mesi per capirci, io so quello che tutti dimenticano, che lo straniero ha bisogno di tempo. Siccome io amo la Juve ma non sono cretino come zio Bergomi (lo slabbrato) che la odia perchè odiò Lippi, a Ramsey, Rabiot e De Ligt ho dato il tempo di capirci, cosa non facile. L’olandese (1999) si è rivelato un fuoriclasse assoluto, una forza della natura ed è uno dei protagonisti dello scudetto. Rabiot alla ripresa era leggero, finalmente è sembrato un giocatore vero, mentre Ramsey si è ripresentato scarico. Il merito di Sarri è stato far giocare Dybala da attaccante, e infatti i suoi goal hanno sbloccato il risultato 10 volte su 11. Ci sono goal importanti e altri che fanno numero! I suoi goal, quelli di Ronaldo (e quelli di Higuain) ci hanno sempre tolto le castagne dal fuoco, Cuadrado è stato spremuto in un compito a tutta fascia che gli ha fatto dimenticare il pezzo pregiato del repertorio, il dribbling. Bernardeschi è un brocco assoluto, l’unico giovane che col tempo peggiora invece di migliorare, Douglas Costa Chiellini De Sciglio e Kedira sono rotti, Bonucci è la tartaruga che tutti conoscono, Alex Sandro e Danilo non sanno crossare perciò non sono da Juve, Pjanic passa sempre la palla indietro, Szczesny è affidabile come Bentancur. Insomma, secondo me, Ronaldo, Dybala, De Ligt, Bentancur e Cuadrado sono stati i migliori, quelli che hanno portato la croce di una squadra sbagliata. Sarri è l’allenatore giusto? Lo vedremo con una squadra ricostruita dove, come esige il calcio di oggi, devi avere 2 terzini che sappiano crossare bene e un centrocampo che tiene corta la squadra. Si vedano i due meravigliosi terzini del Liverpool. Con loro due Ronaldo in Italia segnerebbe 40 goal in una stagione, con la Juve attuale è costretto ad inventarsi qualsiasi cosa per tirare, ogni santa partita tira almeno 10 volte e i Bergomi di turno dicono: ormai è finito, guarda che sbagli. Ma se quando si smarca nessuno è in grado di fargli arrivare un pallone, soprattutto dal fondo e dalle fasce, cosa deve fare se non cercare di fare un’azione personale? Grazie ai fuoriclasse, che hanno reso possibile un nono scudetto senza più difendersi in 10 dietro la linea della palla. E’ quello che facevamo prima di Sarri, quello che ora fanno Milan, Napoli, Lazio. Ma i cretini, che perciò ci criticavano, adesso non a caso esaltano le 3 squadre ultradifensive e Sarri è raccontato come quello che si è piegato ad un compromesso. La critica sportiva italiana è il peggio del peggio, ma per una sola ragione, di calcio scrive e parla solo chi odia la Juve. Il titolo di accesso alla professione di “cronista sportivo” è: odio viscerale per la Vecchia Signora. Uno solo era onesto, si chiamava Gianni Mura e lo abbiamo perso. Caro zio slabbrato, esci dalla casa degli specchi in cui ti trovi nel Luna park e prova col tiro a segno.
LA MIA JUVE 20/21 Szczezny/ Ricardo Pereira, Demiral, De Ligt, Gosens/ Arthur, Bentancur, Kulusevski/ Dybala, Zapata, Ronaldo