FIGLI E FIGLIASTRI DIPENDENTI PRIVATI E PUBBLICI

Pochi se ne rendono conto ma è chiaro che ogni forza politica anche in pandemia difende i suoi elettori. Prendiamo un dipendente privato con uno stipendio da 1200 a 1400 euro al mese. Lo metti in cassa integrazione e gli dai circa l’80% dello stipendio. Passano i mesi e dunque tali lavoratori vedono il loro tenore di vita diminuire sempre più. Al contempo per i dipendenti pubblici il salario non viene toccato, perchè ci sono quelli la cui funzione si presta effettivamente ad essere svolta da remoto. Ma quanti hanno lavorato in realtà? chiede il giuslavorista Pietro Ichino. L’unico che lo fa nel silenzio complice di tutti i media. Non si sa. Hanno davvero lavorato da remoto anche gli addetti ai musei, gli uscieri, il personale tecnico delle varie sedi chiuse, gli ispettori delle varie amministrazioni ?
Per esempio, nella scuola e nell’università, qual è stata, in ciascuna regione, la percentuale di insegnanti che si è effettivamente attivata e con quali modalità? Che cosa ha fatto realmente – da casa o no – il personale amministrativo e tecnico di scuole e atenei da marzo a oggi? E gli asili nido?
Quanta parte del lavoro dei giudici e delle cancellerie ha potuto essere svolta effettivamente da remoto? Per la parte restante, qual è stato l’aumento dell’arretrato accumulatosi? E quanta parte – questa domanda vale per tutte le amministrazioni – è stata impedita dall’impossibilità di accesso da remoto ai registri?
Quante sono le amministrazioni pubbliche che hanno riaperto i battenti soltanto il 1° giugno, in ritardo di un mese rispetto al settore privato, e per di più con ritmi tali da renderle di fatto inaccessibili per la stragrande maggior parte degli utenti (mi riferisco, per fare solo tre esempi, alla Motorizzazione civile, agli uffici del Catasto, alle varie Sovrintendenze)?

Infine, quanti dipendenti pubblici, compresi infermieri, medici, vigili del fuoco, ecc. si sono dati ammalati con falsi certificati medici? E’ stato attivato un monitoraggio in proposito da parte del ministero della Pubblica amministrazione? Niente di tutto ciò. Nel Gran Paese dei Furbi chi vuole lavorare lavora e a chi può fare il furbo tutto è consentito. Ecco spiegato perchè il pd, eterno amico dei dipendenti pubblici “garantiti”, non prende più un voto tra i “lavoratori”, quelli che se chiude l’azienda non guadagnano .