BUROCRAZIA OTTUSA: IL MELTBLOWN PER MASCHERINE

Il commissario Arcuri aveva promesso 35 milioni di mascherine al giorno prodotte in Italia da Fca e Luxottica, in modo da essere indipendenti dai fornitori esteri. Report (Rai 3) ha spiegato che il tessuto traspirante (il meltblown) usato per le mascherine è prodotto, ad oggi, solo da un’azienda vicino Padova (la Ramina) che, durante l’emergenza, ha messo in produzione un loro prototipo. Essendo anche produttori di macchinari – spiegano al giornalista di Report – sono riusciti a vendere l’impianto ad altre aziende, in Italia e anche in Francia. Arcuri invece ha comprato i macchinari per produrre le mascherine, non le materie prime. Ma Arcuri avrà la materia prima sufficiente? Con la macchina della Ramina producono 100 kg di materiale al giorno, necessari per 70 ml di mascherine al mese: i responsabili dell’azienda spiegano come, al momento, sia impossibile produrre materiale per arrivare alla quota fissata da Arcuri. E dunque, come faremo? Ecco un esempio istruttivo di come funziona la burocrazia italiana. Invece che da monte si parte da valle: invece di finanziare la Ramina (magari entrando nel capitale) per avere tutto il meltblown occorrente, si parte dal basso, dalle ditte che devono produrre le mascherine. Fare le nozze con i fichi secchi, ecco la politica italiana.