LA PANDEMIA NEL PAESE DEI FURBI E DEI FESSI

A Lodi a Pasqua beccano 6 giovani idioti che fanno baldoria ad alto volume in casa ma uno di loro era positivo. Al Mater Domini di Catanzaro l’emergenza è data dall’assenza per malattia di 5 tecnici di radiologia che hanno costretto il managment dell’Ao a rivedere i programmi per le assunzioni pianificate. Dopo il caso dei 300 assenteisti di Crotone anche a Catanzaro affiora un fenomeno di cui nessuno parla in questi mesi, la diserzione. Si preferisce, ancora, puntare sull’immagine eroica di medici e infermieri, o sui volti dei tanti caduti, medici, preti. I cretini (stavolta pericolosi come gli assassini) e i disertori vigliacchi interessano meno i media di qualcuno beccato al mare da solo a farsi una corsetta. Per Pasqua il tutto esaurito di Cortina (ma come sono passati?) o il 41% di mobilità in più registrata in Lombardia alla vigilia, i 3700 abitanti di Alzano che sono diventati 10 mila utilizzando le seconde case, sono notizie striminzite infilate in qualche articolone. Che comunicazione é questa che punta sul piagnucoloso e sulla pietà e stravolge la realtà, dove il male si accompagna sempre al bene, dove gli eroi lo sono quelli che fanno semplicemente il loro dovere (nulla di più) ma coprendo l’ignavia di assenteisti, menefreghisti, furbi, l’incoscienza di cretini e idioti? Una informazione ormai che vuol solo emozionare come i pubblicitari e non informa più. Magari qualche errore con una sana informazione l’avremmo evitato. La commozione ha coperto tutto come gli spot sull’Italia che resiste. Prendiamo, in economia, il dibattito sul Mes e sugli eurobond. Molti degli italiani non sanno cosa siano eppure chi è favore del Mes sembra ormai un appestato o un traditore della patria. Dopo tanti giorni solo Carlo Cottarelli su La Stampa ha spiegato: “(noi italiani)…insisteremo invece sugli eurobond. La realtà è che nessuno ormai si preoccupa di spiegare all’ opinione pubblica perché il Mes senza condizionalità (se non quella di spendere soldi) e a tassi di interesse sovvenzionati non andrebbe bene.
(L’Europa ci consente non ) di spendere meno (alias austerità) ma di spendere di più, seppure per cose legate (ma anche indirettamente) all’ emergenza sanitaria… Né ci si preoccupa di notare che, seppure, lentamente, l’ Unione Europea si sta avviando a estendere le emissioni in comune di titoli pubblici, già in uso per Bei e Mes, al finanziamento di altre iniziative (lo SURE, il Fondo per la Ripresa). Non chiamateli eurobond perché al nordeuropa il termine fa venire l’ orticaria. Ma questo sono”.