L’anagrafe spiega l’evasione fiscale

Il Comune di Siena sarà il primo in Italia che permetterà ai cittadini di scaricare, direttamente da casa, i certificati di cui hanno bisogno.Con il cellulare si potrà ottenere la carta d’identità e il cambio di residenza. Vedremo, per adesso intendo raccontare a tutti la mia esperienza personale su Lamezia. La nuova carta d’identità l’ho ottenuta in 10 giorni e dopo una fila ragionevole ai primi di agosto. Rispetto ad altre città mi sembra un fatto positivo, però nel 2018 recapitarono al mio indirizzo una lettera del comune indirizzata ad una Ditta commerciale cessata nel 1964 (solo 54 anni fa). Quando poi nel 2015 ho fatto un cambio di residenza ho visto che il procedimento è così complesso (per colpa principale del Ministero dell’interno) che la maggior parte dei lametini si guarda bene dal cominciarlo. Insomma, solo presso il comune e con l’ausilio di una cortese impiegata ho potuto completare la pratica per la quale bisogna fornire allo Stato centinaia di dati, comprese le targhe delle auto che si possiedono e i numeri di patente di ciascun familiare (per un cambio di via nella stessa città!). Occorre molta molta pazienza che pochi hanno e infatti il problema per me n.1 di Lamezia è l’anagrafe. Non è aggiornata e quindi un’amministrazione non può chiedere nulla ai cittadini se non sa dove abitano, se non sa dove gli esercizi commerciali sono ubicati, chi cessa chi apre e via dicendo. Se un assessore chiede i nomi dei negozianti di corso Numistrano per fare una riunione non sono in grado di darglieli. Se marito e moglie, per esempio, si separano fittiziamente, non pagheranno per la seconda casa perchè ad entrambi risulta una prima casa. Anche il reddito di cittadinanza sconta i ritardi dei centri per l’impiego ma anche dell’anagrafe. Siccome questo lo dissi già nel 1993 alla Lo Moro e nessuno lo considera ancora una cosa fondamentale, la definisco una mia semplice fissazione. E’ chiaro poi che i vari uffici di un Comune devono poter agevolmente comunicare tra di loro e con l’anagrafe (rete interna). L’obiettivo è quello di consentire al cittadino di usufruire dei servizi erogati dall’ente (o almeno ad una parte di essi) e di rintracciare le informazioni di interesse, attraverso un unico punto di accesso dell’ente, con il vantaggio per l’ente stesso di promuovere una maggiore condivisione di pratiche e di informazioni tra i diversi uffici, migliorando la gestione della comunicazione interna.  Questo modello “embrionale di rete”, interna ad un ente, ha trovato attuazione, in molti casi, nello sportello polifunzionale. 
Forme di reti più complesse sono quelle realizzate, in modo più o meno formalizzato, tra enti diversi. A Lamezia sarebbe stata necessaria tra il comune e la Multiservizi, per esempio, per una gestione integrata e unificata dei servizi.
Quando a Lamezia arriveremo a questa meta diventeremo una città.