(da Oggi Scuola) “Nelle ultime 24 ore non si vede altro sui social. Il video ritrae una insegnante, in una scuola della provincia di Salerno, che non riesce a tenere a bada la classe. Non si sa quando è stato girato il video, può essere anche vecchissimo. In una situazione che pare riconducibile a quella dell’appello al mattino, la professoressa chiede più e più volte di tale Bassano. A quel punto qualcosa le sfugge di mano, i ragazzi prendono il sopravvento iniziando a deriderla. ” Non vorrei autocitarmi ma ho costruito un libro intero per spiegare che per mia esperienza questa è la scuola vera. Non si tratta di episodi, ho rilevato, questo è invece il problema n. 1, prima degli edifici, dei progetti, delle sperimentazioni, del Rav. Vedrete che tra qualche giorno anche questo ennesimo episodio sarà dimenticato come tutti gli altri, quotidiani, normali, continui, affidati a dirigenti che non possono fare nulla e a opinionisti che non sanno nulla. Si chiama “rimozione” (allontanare un pensiero la cui presenza provocherebbe vergogna): la trama vera di una scuola italiana sfasciata si preferisce credere che abbia carattere “episodico, nessuno che unisca i singoli puntini . Infatti gli stupidi dicono: quella prof è una parte, non confondiamola con il tutto. Tanti altri prof funzionano bene! Questo è lo sbaglio tragico: un prof che non funziona può essere tollerato all’università, ti fa perdere tempo; ma nella realtà di una squadra, tale è un consiglio di classe di 10 docenti, un solo prof che viene bullizzato rende quel collegio zoppo, invalido. Come una squadra sportiva dove un giocatore sia una schiappa. Ogni prof è la rotellina di un meccanismo, spiegatelo agli stupidi. In un coro chi stona rovina il coro. Se in una piazza di una città ogni ora avvengono scippi e smercio di droga, possiamo definirli “episodi” oppure occorre prendere atto di quale sia la realtà quotidiana di quel luogo? Cosa fare poi per cambiare la realtà è un altro paio di maniche, l’ho spiegato compiutamente nel libro. L’unica cosa che non si può fare è ritornare al passato perchè è impossibile. Provate a mettervi a 50 anni i vestiti di quando avevate 20 anni.