9 AGOSTO. SE SEI INTELLIGENTE PUOI VOTARE UN CRETINO?

“M5S e Lega avranno il compito non facile di spiegare al Paese come mai la gioiosa macchina da guerra populista, che doveva durare almeno una legislatura, è già andata a sbattere. La demagogia giallo-verde nelle sue variabili giudiziarie, pensionistiche, salariali, è chiamata a dare una prova di serietà finora mancata; e a fare uscire l’Italia dal vicolo cieco nel quale l’ha infilata” (Massimo Franco).  Provate a vedere quante volte l’ho scritto: questi ci portano a sbattere. Prima di ottobre 2019, quando un governo dovrà fare una manovra trovando almeno 40 miliardi, il Truce imposta (la storia si ripete in farsa) un referendum su di lui. Vuol avere le mani libere per  “diventare lo strumento usa e getta e di strategie antieuropee, poco importa se trumpiane o putiniane, per poi lasciare l’Italia a un destino di progressiva marginalità e declino”, ci suggerisce Massimo Franco. Ma oggi quel che mi interessa è segnalare lo schemino dei cretini che, state sicuri, orienterà un gruppo di opinionisti de sinistra-sinistra, gruppo che al proprio interno ha di tutto, da Franceschini a Travaglio & C.. Lo schema è il seguente, il solito destra-sinistra (categorie con le quali nel terzo secolo non capisci nulla della politica internazionale): da una parte Salvini, Meloni e Berlusconi; dall’altra Casaleggio, Pd, verdi e briciole. Lo schemino prevede il seguente postulato: il Pd deve parlare con quelli che stanno nella sinistra, per allearsi con loro o comunque trovare alcuni punti in comune. Ecco, lo schemino dei cretini è sbagliato per il semplice fatto (436 giorni dovrebbero testimoniarlo) che casaleggi e truci sono due facce della stessa medaglia. Ma l’inedito storico- politico del 2019 è un altro. C’è chi propone “il dialogo con l’elettorato dei 5stelle sempre più deluso”. In altre parole: gli elettori dei casaleggi sono buoni e Di Maio no. Non pretendo che un ventenne capisca l’antifona, ma gli anziani lo sappiamo da sempre: dimmi chi voti e ti dirò chi sei. Se tu voti Di Maio puoi essere intelligente? Quando nella I repubblica il popolo votava dc a nessuno della sinistra è mai venuto in mente lo schema: dobbiamo dialogare con quell’elettorato. Se voti Fanfani o Andreotti, puoi essere operaio o artigiano, ma sei come loro. Se voti fascista sei fascista, se voti uno scienziato sei uno scienziato e così via. Chi ha votato M5S potrà averlo fatto per le finalità più nobili ma non ha un cervello più funzionante dei Toninelli, del bibitaro, delle Castelli dei conti. Sommate l’ideologia dello schemino destra-sinistra con la furbizia  del concetto “proviamo con Grillo & Casaleggio” e avrete contezza di questo vicolo cieco in cui due dilettanti idioti ci hanno portato. Se dici di essere intelligente vota un intelligente, no?