Chi era Paolo Giaccio (intervista a Battisti)

Intervista di Paolo Giaccio a Lucio Battisti e Mogol (1971)

(30/7/2019) Ho conosciuto Paolo Giaccio, giornalista e autore tv scomparso oggi a 69 anni, negli anni settanta. Ne scrivo per dargli l’addio e per testimoniare l’eccezionalità del suo lavoro. Lui e Luzzatto Fegiz subentrarono ad Arbore nella conduzione di una trasmissione mitica,“Per voi giovani”, ma ci mettemmo in contatto con lui (io stavo a “Radio Lamezia”) per farlo venire a Maida e riprendere dal vivo una serata che facemmo. Infatti andava in giro per l’Italia a vedere cosa facessero i giovani e che musica ascoltassero. Poi quando a fine anni settanta in tv era autore di “Odeon”, con Brando Giordani, ogni venerdì alle 14 mandavamo in diretta la telefonata con lui che spiegava la scaletta della puntata della sera.

Giaccio è stato nel suo lavoro tutto questo, un geniale creativo, lontano dalla pubblicità (e infatti lo conoscevamo in pochi) ma vicinissimo alle realtà regionali. La sua disponibilità umana e la sua intelligenza senza spocchia lo portarono quando non aveva neppure compiuto neppure trentanni a mantenere legami con “Radio Lamezia ” in Calabria. Voleva sapere cosa pensavamo di una trasmissione innovativa come “Odeon”, oggi tutto questo lo fanno gli indici d’ascolto e i sondaggisti. Una volta lo facevano i rapporti umani. Addio “Mr Fantasy”, non ti dimenticherò mai. Se fossi in radio adesso manderei un brano del triplo album di George Harrison. Ti piaceva tanto quanto a me.

L’intervista che accludo e che Giaccio fece a Battisti e Mogol è stupenda perchè fa ascoltare la sua voce bellissima e un Battisti inedito. Al minuto ’58 Giaccio dice a Battisti e Mogol che l’album “Amore e non amore” non gli è piaciuto e si apre una gustosa polemica. Altri tempi, allora, quando un giornalista non faceva interviste alla FabioFazio, in ginocchio, adoranti, ma soltanto e semplicemente, essendo un professionista, diceva quel che pensava. Ecco chi è stato Giaccio.