Renzi secondo Salvadori e Salvati

Michele Salvati ha recensito il libro “Lettera a Matteo Renzi”, di Massimo L. Salvadori, Donzelli, scrivendo alla fine : –Con la sua Lettera Salvadori si proponeva il solo scopo di restituirci un’immagine di Renzi meno polemica e più fondata delle molte in circolazione. Non un avventato giocatore d’azzardo, dominato da gretti interessi personali — l’immagine che ne dà «Il Fatto Quotidiano» — bensì un politico per vocazione, con pregi e difetti, ma con un grande disegno. Un disegno per ora sconfitto. Ma che tornerà a emergere se il nostro Paese, al di là delle albagie fiorentine di grandezza, si proporrà il compito, modesto ma difficile, di diventare un Paese un po’ più efficiente e civile-.

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Mettete in fila tutte le critiche, tutti gli epiteti, gli aggettivi, le offese, le accuse di cui Renzi è stato oggetto. Se vi scoccia potete sintetizzare il tutto con una parola sola: è di destra. Insomma, un Traditore della Causa.

Dopo aver fatto l’elenco di cui sopra, cambiate pagina e scrivete

EPPURE E’ UNO CHE CI HA PROVATO

Poi riflettete. Ai tanti statisti, scienziati politici, intellettuali, teste d’uovo, lider maximi, da Prodi a Monti, da D’Alema a Letta a Ciampi, i quali in tanti anni non ci hanno neppure provato a fare dell’Italia un paese normale. Come Gran Bretagna, Germania, Danimarca, Svezia, Francia…

Il fatto che Renzi non sia riuscito nel suo intento, magari per colpa sua (ai posteri…), non può far dimenticare che egli abbia provato a fare quello che altri non hanno neppure pensato. Il nostro guaio non sta nel tentativo. Sta nel fatto che nessuno ci proverà mai più. Adesso ognuno ha l’alibi perfetto per non provarci più. Basta ripetersi: Gli italiani non vogliono. E non vogliamo fare la fine di Renzi.