LE ELEZIONI DIVENTATE CON I SOCIAL UNA LOTTERIA

Le elezioni europee una volta erano in Italia l’occasione del voto in libera uscita. Era un voto dato a capocchia e lo capii un anno in cui la Bonino prese l’8% per il motivo che in tv si presentò solo lei. Ma adesso, come dice Galli della Loggia, c’è da prendere atto di un dato nuovo: ogni elezione è una lotteria. Può uscire qualsiasi numero. Comunali, regionali, politiche, un leader può andare sopra o sotto come alle montagne russe. Le chiacchiere televisive stanno a zero, oggi contano solo i social. Prendiamo un dato che dimostra la stupidaggine dei Travaglio & C. (gli antirenziani doc): i sindaci exrenziani, Decaro a Bari, Nardella a Firenze, Gori a Bergamo, Ricci a Pesaro. Hanno conquistato tutti il secondo mandato al primo turno. Come si spiega questo dato così dissonante rispetto al trionfo leghista? Con la comunicazione, quella significativa di Decaro è stata curata da Proforma. Essi, insieme con Sala di Milano sono gli amministratori del pd che possono cominciare un corso nuovo. Che fare per il futuro? Lo ha spiegato benissimo il politologo Yasha Mounk: occorre  creare un’alternativa che prenda sul serio le paure dei cittadini senza copiare gli elementi illiberali e anti-democratici del populismo.