Verderami/ Giorgetti lancia la sfida a Salvini

Il caso Morisi dunque, secondo Verderami, amplifica il duello tra il leader Salvini e il ministro dello Sviluppo economico che vorrebbe un nuovo partito staccato dalle logiche sovraniste”Così si è arrivati al punto di non ritorno. E il «no» di Giorgetti a Berlusconi per il Quirinale è parte del disegno, perché mira a far saltare la federazione di centrodestra a cui aspira Salvini, indicando invece a un pezzo di Forza Italia la strada per un’aggregazione dell’area moderata insieme ai centristi, a Renzi e a Calenda, citato non a caso per la corsa al Campidoglio.

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Ecco perchè il Pd ama Conte e disprezza Calenda

(carmelo palma) Il Partito democratico preferisce l’ex premier perché non crede a nulla e quindi è pronto a dire la qualunque, mentre il candidato sindaco di Roma è un outsider che esprime i contenuti di un progressismo adulto ed è un problema per il piano strategico populista bettinian-zingarettian-lettiano

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La politica degli indignati, offesi, e gliela farò pagare

Finiti i partiti restano le persone che se la legano al dito. Quelle che non dimenticano mai. Gli anni passano e nessuno dimentica gli sgarbi ricevuti, le vicende personali. A Roma come a Lamezia ognuno ha qualche sassolino nelle scarpe da tirare fuori al momento opportuno. Nell’era della suscettibilità non è che lui è peggio di me. Non è come me, tutto qua.

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Cosa significa draghizzare il pd

(mario lavia) In prospettiva elettorale i dem non sanno se affidarsi al premier o a Conte. Ma il timore di bissare la sconfitta del 2013 è infondato: allora fu necessario fare riforme con tagli di spesa, ora si possono fare con aumento di spesa

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Il pd non può più unire il riformismo socialdemocratico con quello liberale. I liberaldemocratici non vogliono nè il “tax the rich” nè il “prima gli italiani”

Il governo Draghi sta scomponendo il sistema dei partiti italiani, e molto probabilmente riuscirà a restituire un quadro di stabilità che in Italia manca dalla Prima repubblica. Ciò che devono fare i liberal-democratici è capire che esiste un vuoto tra i sovranismi e la sinistra ideologica: per occuparlo però bisogna mettersi insieme e creare una casa nuova

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Il pd deve chiarire a se stesso se Draghi è solo il Lamberto Dini del 2021

In un certo senso è merito di Bettini quello di aver chiarito che una parte del partito – quella che per amore di sintesi chiameremo la sinistra – ritiene il governo Draghi una parentesi che va accettata forzando i suoi connotati più a sinistra possibile: missione che nel governo è affidato a Andrea Orlando e nel partito a Peppe Provenzano. Una volta chiusa questa parentesi si potrà andare subito ad elezioni con il Pd, alleato con il cavalier servente Giuseppe Conte, contro Meloni e Salvini. Auguri.

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L’assenteismo record del professore. Ma perchè non si fa la guerra ai certificati falsi?

L’assenteismo è un altro di quei problemi che tutti sanno come debellare ma la soluzione non viene applicata perchè la politica non vuole colpire una lobby potente, quella dei medici. Essi possono liberamente firmare certificati falsi e continuare ad esercitare come se niente fosse. Per me Tizio è ammalato. E se lo dico io è ammalato. Un sofisma (ragionamento capzioso in apparenza logico ma sostanzialmente fallace) del genere è inviolabile?

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