C. ROCCA/La tragedia civile e morale del Supercazzola Conte

Il premier Conte preferisce un prestito dai mercati finanziari a un tasso elevato, facendoci spendere molti più soldi da far pagare alle prossime generazioni, e predilige avere come creditore non un meccanismo europeo di cui l’Italia è il terzo investitore ma i fondi speculativi internazionali. In un paese normale, dotato di un sistema informativo non supino, tutto questo sarebbe materia di procedura di impeachment, se non di infermità mentale, anche perché la scelta di Conte è motivata dal non voler infastidire nientedimeno che Vito Crimi e Alessandro Di Battista e dal non voler cedere la bandiera populista all’opposizione di Matteo Salvini e Giorgia Meloni.

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